Franco D'Andrea
Combinazione 1
Franco D'Andrea - pianoforte
Andrea Ayassot - sax soprano
Aldo Mella - contrabbasso
Alex Rolle - batteria
Special Guest:
Steven Bernstein - tromba
VVJ 029 - Prodotto da Via Veneto Jazz
“Combinazione 1” è il primo disco di Franco D’Andrea per Via Veneto Jazz, ed è un debutto discografico importante riservato all’etichetta di Biagio Pagano.
Già nel titolo si intuisce la volontà del pianista di creare una musica che rappresenti la migliore sintesi del momento raggiunto nella propria evoluzione artistica, alludendo nel contempo alla vivace “combinazione” creata dall’intervento del trombettista Steven Bernstein, che si unisce qui alle due formazioni storiche di D’Andrea, il New Quartet e gli Eleven. E’ un disco che all’ascolto riserva molte felici sorprese , come del resto ci ha abituato il pianista nel corso della sua lunga carriera; ogni brano è “un susseguirsi di imprevisti all’interno dei quali la presenza di Steven Bernstein è concepita come collante e stimolante”, come ama definire lo stesso D’Andrea.
“Combinazione 1” si apre (e si chiude) con la formula in trio di Bernstein, Ayassot e la brillante e torrenziale comunicativa di Rolle alla batteria; gli altri brani si snodano, seguendo un percorso a spirale, attraverso il quartetto fino alla formazione allargata (con Bernstein presente in tutti i brani a stimolare, a deviare dal percorso – suggerendo entusiasticamente nuove strade –, a dialogare fulgidamente con il leader rivelando in più passaggi il suo particolare humour) per compiere una “sosta” nel quinto brano, l’unico nel quale i musicisti – qui in quintetto – si cimentano negli assoli. Il flusso improvvisativo prosegue con punte di complessa articolazione e intensità, per poi sciogliersi nel brano di chiusura, che riprende – variando – la struttura del brano d’apertura, a suggello dell’intero lavoro.
“Combinazione 1” a nostro avviso è soprattutto un album che restituisce pienamente Franco D’Andrea alla sua dimensione di musicista, rispetto al precedente esordio con “Eleven”, dove la funzione del leader era quasi esclusivamente da “regista”; i momenti in cui il pianoforte prende la parola, nell’ambito del dialogo con i partner, spiccano per lucidità inventiva, a conferma dell’inesauribilità della vena del pianista meranese. “Combinazione 1” è non solo una sintesi tra le più significative, recenti esperienze di D’Andrea, ma un album nel quale sono già chiaramente segnate le nuove strade che il jazz contemporaneo sta percorrendo.