Massimo Nunzi
Orchestra Operaia
Direzione, arrangiamenti e composizioni originali di Massimo Nunzi. The Gil Evans Song è stata arrangiata nell’ordine di esecuzione da: Massimo Nunzi, Claudio Toldonato, Alberto Buffolano, Damiano La Rocca, Toldonato, Marco Vismara, Massimo Nunzi.
Voce Marta Colombo | Tromboni Stan Adams (tenore), Pierluigi Bastioli (basso e tuba) | Sassofoni, flauti e clarinetti Claudio Giusti (sax alto, soprano e flauto) | Alessandro Tomei (sax tenore, soprano, ottavino e flauto) | Carlo Conti (sax soprano e tenore) | Duilio Ingrosso (baritono e clarinetto) | Pianoforte acustico e tastiere Alessandro Gwiss | Tastiere Gianluca Massetti | Chitarra Manlio Maresca | Basso Lorenzo Feliciati | Percussioni Enrico Pulcinelli | Batteria Pierpaolo Ferroni.
Con la partecipazione di Petra Magoni (Die Tippse e L’Appel) e Chiara Morucci (La mossa del cavallo/Rocha Lisa).
Coro su The Gil Evans Song e Goodbye: Carla Cocco, Bruno Corazza, Stefano Diana, Desirée Petrocchi, Alice Feliciati, MariTé Kabutakapua, Alessandro Leoni, Eleonora Bianchini, Melanie Soden (supervisione inglese).
VVJ 111 - Prodotto da Via Veneto Jazz e Jando Music
Press release
“Sono andato a New York per cercare il jazz, ma non c’era”. È il 1982, e un giovane Massimo Nunzi si trova in una città musicalmente molto diversa da come se l’aspettava. Chissà che il primo germe dell’Orchestra Operaia non nasca già lì, nella New York di 35 anni fa. Uno shock musical-culturale che alla prima sensazione di spaesamento ne fa seguire un’altra, positiva, di opportunità creativa. La sensibilità artistica di Nunzi assorbe quegli stimoli e inizia a elaborare una nuova idea di musica, in cui le definizioni di genere contano ben poco. “Devo molto ad Hal Willner, che già nel 1981 realizzò un album dedicato a Nino Rota mettendo insieme musicisti rock e jazz senza alcun pregiudizio. Nei suoi lavori affiancava serenamente Bill Frisell e Robbie Robertson, Diamanda Galas e Wynton Marsalis, Iggy Pop e Elvis Costello”.
Lasciandosi ispirare da Gil Evans e Frank Zappa, che della libertà stilistica fecero una bandiera, Nunzi oggi porta a compimento il suo progetto artistico, confezionando con l’Orchestra Operaia un disco folle, pervaso di energia positiva. “Cerco il pieno, non il vuoto. Alle atmosfere sospese preferisco la struttura, il lavoro maniacale su composizione e arrangiamento. Musica di questo genere non è mai stata trattata dai jazzisti, e infatti scaturisce dalla mia formazione estremamente varia. È lo specchio fedele della mia vita artistica”.
Alla realizzazione del disco hanno contribuito i Lone Arrangers, quattro giovani musicisti che hanno potuto plasmare l’Orchestra a loro piacimento, sotto lo sguardo vigile di Nunzi. “Il repertorio che ha forgiato il suono dell’Orchestra e che è confluito nel disco è composto quasi interamente da me, ma in questo viaggio immaginifico nella mia memoria non potevano mancare brani di repertorio che mi hanno illuminato”. Qui e là spuntano le splendide voci di Petra Magoni e Chiara Morucci, a impreziosire ulteriormente la trama del disco. Per non dimenticare la voce della giovane Marta Colombo, titolare dell’orchestra.
Un viaggio affascinante, con una dedica a Laurie Anderson e un pensiero ai “Six Memos” di Italo Calvino.
Tracklist of "Into the 80’s": 15 Tracks
02 NY1982 (Nunzi)
04 Powerhouse (Scott)
05 La Mossa Del Cavallo (Rocha Lisa) (Nunzi - Morucci)
06 Ad Vanas Res (Nunzi)
07 Bass Interlude (Feliciati)
08 Ad Vanas Res (Reprise) (Nunzi)
09 Laurie At Home (Nunzi)
10 Pinocchio (Carpi)
11 Die Tippse Und Der Boss (Nunzi - Hock)
12 Rischiatutto (Migliardi)
13 Ufo (Grey)
14 The Gil Evans Song (Nunzi)
15 Goodbye (Nunzi)